VENETIAN BUBBLES IN LAGUNA:ULTIMI GIORNI ALLA MARCIANAPER LA MOSTRA DI JIRI DOKOUPIL

VENEZIA Fino al 18 agosto nella Biblioteca Nazionale del capoluogo veneto si può visitare l’esposizione personale di nuove opere site specific realizzate dall’artista boemo.

lla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia ultimi giorni per Venetian Bubbles, la mostra dell’artista di fama mondiale Jiří Georg Dokoupil che ha inaugurato una nuova fase della sua pratica artistica versatile e sperimentale nella mostra. Curata da Reiner Opoku e sostenuta dall’Association for Art in Public, la mostra è visitabile fino al 18 agosto 2024, presso le Sale Monumentali della biblioteca veneziana. Per l’occasione l’artista ha svelato otto delle sue prime grandi opere scultoree in vetro, sette dipinti su larga scala e una serie di opere su carta.

Inoltre è stato realizzato una catalogo (Jiri Georg Dokoupil, Venetian Bubbles, a cura di Reiner Opoku, 96 pagine, cartonato, € 32,00, Skira Editore) che si apre con un saggio di Christian Dominguez e da una prefazione di Reiner Opoku, e prosegue poi presentando le grandi opere scultoree in vetro dell’acclamato artista Jiri Georg Dokoupil, diversi dipinti di grandi dimensioni e una serie di lavori su carta. Queste opere riflettono l’esplorazione libera dell’artista di materiali e tecniche, rivelando nuovi approcci alla pittura e alla lavorazione del vetro che con libertà, gioco e umorismo, catturano al tempo stesso l’effimero dell’esistenza.

La mostra

In Venetian BubblesDokoupil presenta sette grandi dipinti (che vanno da 200 per 400 centimetri) raffiguranti bolle di sapone colorate. Dalla fine degli anni ’70, l’artista ha esplorato le sottigliezze della sua tecnica, mescolando sapone-lisciva con pigmenti e soffiando bolle su una tela rivestita di vernice, guidando la loro esplosione per lasciare impronte organiche intricate. Questi modelli di azione artistica, così imprevedibili, evocano un senso di spontaneità che sfida il controllo dell’artista e il concetto di permanenza che è alla base della pratica pittorica.

Dokoupil riflette così contemporaneamente sui temi più profondi della condizione umana – come il respiro utilizzato per concepire le bolle che evoca la fugacità dell’esistenza – mentre le loro impronte sulla tela rivelano la condizione dell’effimero.

Le nuove sculture in vetro di Dokoupil rappresentano un’estensione tridimensionale dei rinomati dipinti Soap Bubble dell’Artista. Sette portabottiglie in metallo (tra gli 80 e i 200 centimetri di altezza) sono decorati con bolle di vetro di varie tonalità luminose. L’Artista li chiama ‘bolle veneziane fatte in casa’, in richiamo all’origine nazionale dei vari produttori della Repubblica Ceca, tra cui i maestri artigiani del vetro di cristallo della regione della Boemia.

Reinquadrando scherzosamente oggetti ordinari in un contesto artistico, Dokoupil sfida l’uso tradizionale dei materiali, inducendo i vetrai a esplorare nuove dinamiche creative nel processo scultoreo: in pratica si interrompono sia le tecniche consolidate degli artisti, sia le aspettative associate all’artigianato.

Le bolle di vetro appese ai portabottiglie a forma di donna creano un sorprendente contrasto tra fragilità e forza, sottolineando temi esistenziali ricorrenti di transitorietà e permanenza nell’opera di Dokoupil. Catturate e conservate al culmine della loro esistenza, le sculture a bolle scoprono strati di complessità e sfumature nella loro forma, consistenza e presenza spaziale, che sono inerenti sia alla pratica dell’artista, sia alla sua riflessione sulla condizione umana.