
CREMONA. Si apre venerdì, alle 17.30, la mostra collettiva “Visions” presso Adafa Lab, in via Cesare Battisti 21 (già location dell’Associazione Artisti Cremonesi), sede distaccata dello storico sodalizio di Casa Sperlari.
L’idea di fondo di questo nuovo progetto culturale, sostenuto dal presidente dell’Adafa, Fulvio Stumpo, è quella di alternare opere di giovani creativi a quella di artisti emergenti e affermati.
In questa occasione, fino al 12 dicembre, si possono ammirare i lavori di Luigi Cannone, Rosario Oliva, Claudio Pezzini e Mitzi Simonetti.
«Siamo di fronte – spiega il curatore, Simone Fappanni – a una pluralità di “voci” che, attraverso il colore e il segno, vuole suscitare profonde emozioni nell’osservatore.
Cannone pratica le strade dell’evocazione secondo un registro espressivo estremamente coinvolgente, Oliva un moderno linguaggio in cui il pigmento corre lungo il filo della meta-narrazione secondo una moderna quanto accattivante figurazione.

L’arte di Pezzini guarda al fagocitante fluire del tempo all’interno di metropoli dagli spazi che si vanno dilatando all’infinito e entro i quali si consuma il destino di quella “società liquida” di cui parla Zygmund Baumam. Simonetti, invece, conduce, con bella apertura immaginativa, un raffinato discorso legato alla seduzione secondo una sensualità morbida ed estremamente avvolgente».
La rassegna è realizzata in collaborazione con Solis Gallery di Brescia, presente alla recente edizione di “Arte Padova”, ed è la prima di un programma espositivo già fitto di appuntamenti che vedranno esporre, ad Adafa Lab, opere realizzate sia secondo tecniche tradizionali, sia mediante quelle che si avvalgono dei moderni strumenti tecnologici.
L’esposizione è visitabile gratuitamente da lunedì a domenica dalle 17 alle 19.
CENNI BIOGRAFICI
LUIGI CANNONE
Luigi Cannone, leccese, ha iniziato a dedicarsi all’arte sin da giovane. Insegna Arte e Immagine nelle suole secondarie di primo grado. Ha all’attivo oltre quaranta esposizioni tenute in prestigiosi spazi. Il tema erotico e quello fiabesco sono i motivi ricorrenti del suo comporre. Si interessa anche di fotografia e di arte antica, con particolare riferimento a quella bizantina, eseguendo icone. {Bibliografia: www.telasutela.it)
CLAUDIO PEZZINI
Claudio Pezzini nasce a Cremona il 9 settembre 1964; vive a San Martino del Lago (Cr). Fin da bambino manifesta una naturale inclinazione verso l’arte e soprattutto una forte propensione per il disegno e il colore che diventano il centro della sua ricerca creativa. Si diploma come Perito elettronico. Inizia a dipingere a olio sperimentando con entusiasmo le potenzialità di questa tecnica: Ha esposto con successo nel casalasco, nel bresciano, nel reggiano, nel parmense, nel milanese e nel lodigiano, partecipando con successo a diversi concorsi. L’artista è stato invitato a esporre in prestigiose manifestazioni internazionali, fra cui Caroussel du Louvre a Parigi, AreForlì, ArtePiacenza, Collettiva al Museo Diocesano di Salerno, Collettiva a Ca’ dei Carraresi – Treviso, Collettiva Linguaggi & Stili al Castello Pallavicino – Casali di Monticelli d’Ongina, in provincia di Piacenza. (Dalla monografia dell’artista “Metropolis 2.0” a cura di Simone Fappanni).


MITZI SIMONETTI
Nata a Roma, dove vive e opera, giunge alla pittura nel 2000, dopo aver praticato altre forme d’arte. Autodidatta, approfondisce la tecnica dei colori con il maestro Alessandro Marziano. La pittura diventa parte del suo lavoro integrandosi alla sua attività di albergatrice quando nel 2006 viene segnalata dal professor Vittorio Sgarbi. La sua prima mostra personale, “Donne Fatali”, è stata promossa da IncontrArte ed è stata curata da Maurizio Caprara e Francesco Libé a Piacenza nella sede La Casa dell’arte al Teatro – Palazzo Scotti di San Giorgio. (Bibliografia: www.pitturiamo.com)
ROSARIO OLIVA
“Se qualcuno mi chiede di parlare di quando ho iniziato a dipingere oa disegnare, non so proprio rispondere.
Ricordo che l’arte, il disegno e la comunicazione visiva hanno sempre fatto parte della mia vita.
Poi ho legato questa passione ai miei studi, prima frequentando l’Istituto d’Arte di Napoli e poi presso lo IED Istituto Europeo di Design di Roma. Qui sono diventato illustratriatore, poi ho lavorato per le maggiori agenzie pubblicitarie europee, utilizzando principalmente colori acrilici su tela, mantenendo sempre la mia vena pittorica anche se al servizio della pubblicità. Dal 1997 ho iniziato a dedicarmi al digitale nelle sue molteplici forme: illustrazioni, fotoritocco, immagini 3D e animazioni. Sono stato il direttore creativo e artista digitale di Olivastudio prima e attualmente di Pixelheads Studio, professore di animazione digitale alla NABA New Academy of Fine Arts. Ho sentito il bisogno di sporcarmi di nuovo le mani con i colori, toccare ciò che creo, sentirne l’odore.” (Dal sito personale dell’artista: www.rosariooliva.com)
ADAFA, cenni storici
“Il 3 dicembre 1949 la Famiglia Artistica e gli Amici dell’Arte, dopo lunghe trattative, si fusero in un’unica, nuova associazione: l’A.D.A.F.A. il cui nome è un acronimo che riunisce le lettere iniziali delle parole dalle quali è formato il nome dei due sodalizi.
La Famiglia Artistica nacque nel 1928 (lo statuto fu approvato il 5 dicembre 1929) come sezione indipendente dell’Istituto Fascista di Cultura, con il proposito di radunare i «cultori ed amatori delle Belle Arti». Suo primo presidente fu l’avvocato Tullio Bellomi.
Numerose furono le iniziative promosse e di altissimo livello: mostre d’arte, conferenze, letture, corsi di lingue straniere e viaggi in Italia e all’estero allora di difficile organizzazione, ma che sempre ottennero unanimità di consensi. Il logo dell’associazione, ideato nel 1928 da Gioacchino Catalano e il motto PULCHRA TUERI vogliono riassumerne i fini. Ridisegnati negli anni settanta da Mario Busini, sono ancora usati con orgoglio.
Assai simili erano le finalità degli Amici dell’Arte, associazione costituitasi il 6 dicembre 1946 e risultante dalla fusione della Società di Lettura con l’Associazione cremonese dei Professionisti e degli Artisti. Prestigiosi furono gli eventi organizzati, tra i quali si ricordano due concerti di Arturo Benedetti Michelangeli, un incontro con Salvatore Quasimodo, oltre a viaggi e a mostre.
Presidente e anima dell’A.D.A.F.A. fu, per lunghi anni, il professor Ugo Gualazzini: sotto la sua guida il Sodalizio acquistò nuovo vigore, facendosi promotore di iniziative di grande interesse nel campo dell’arte e della cultura: molteplici furono le mostre e le conferenze, tenute da qualificati studiosi, che hanno abbracciato un’ampia gamma di tematiche. I viaggi sono stati organizzati con regolare cadenza e hanno toccato mete spesso poco conosciute, ma sempre di notevole interesse.
Dal 1961 viene pubblicata una rivista annuale, la «Strenna dell’Adafa», volume che, dato in omaggio ai soci, arricchisce la cultura cremonese di studi e ricerche di pregevole livello.
Prima sede dell’A.D.A.F.A. fu il ridotto del Teatro “Ponchielli”. Nel 1968 l’associazione si è trasferita al piano terreno di Palazzo “Trecchi” per poi traslocare, nel 1991, nell’attuale sede di via Palestro, 32 (casa Sperlari).
Satelliti dell’A.D.A.F.A. sono da considerare la Società Concerti, che fu attiva dal 1950 al 1976 e il Gruppo Fotografico Cremonese che, fondato il 25 ottobre 1951, ancora oggi organizza mostre, proiezioni e corsi di fotografia.” Giorgio Boldoni (dal sito https://www.adafa.it/)
SIMONE FAPPANNI