BIOGRAFIA. Raffaele Morgioni nasce a Milano nel 1966. Esercita attualmente la professione di odontoiatra. Da sempre attratto dal mondo dell’arte e grazie all’influenza di amici pittori, trova la sua espressione artistica iniziando a dipingere nel 2003.
Da quel momento la passione lo porta a sperimentare la pittura ad olio. I l suo è un percorso di ricerca. Nell’esprimere la sua arte passa attraverso l’uso del pennello, sia in modalità classica che in maniera gestuale, usa spatole ma anche strumenti inusuali e di fortuna. Di ultima ma parallela produzione sono le pitto-sculture retroilluminate dove la luce, visibile attraverso i tagli inferti alla tela, si diffonde invitando il fruitore dell’opera a sbirciare al di là di essa.
Ha partecipato a numerose iniziative artistiche, fra cui concorsi d’arte e rassegne sia in Italia che all’estero, ottenendo tra molti prestigiosi riconoscimenti, la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Nell’ottobre 201 1 si lega ufficialmente al Gruppo Post-spazialista capitanato dal Maestro Umberto Esposti partecipando attivamente a manifestazioni ed esposizioni collettive del Gruppo.
STILE. “Andare oltre, andare altrove. Sembra questo il binomio che caratterizza la ricerca espressiva di Raffaele Morgioni.
Si tratta di un artista sui generis che sfugge a qualsiasi classificazione, anche se quella parola – oltre – più volte reiterata nei titoli dei suoi lavori, sembrerebbe condurre verso una notazione schiettamente neo futurista.
Invece questo creativo pone la sua ricerca nell’alveo, più ampio e libero, della sperimentazione assoluta, svincolata da qualsiasi censura. Essa si colloca dentro e oltre il reale in quanto tale, essendo il suo un discorso profondamente espressivo che si basa sul dinamismo caleidoscopico dei colori e il movimento della forma.
Così facendo Morgioni raggiunge una perfezione plastica assoluta, tridimensionale, quasi materica pur restando sempre e comunque fedele a se stesso, a un comporre essenzializzate, seppure mai banale o scontato.
Ecco allora che certi movimenti che si colgono scorrendo i suoi pezzi sono quelli che nascono dall’intimo, dall’anima e diventano una manifestazione di pensiero andando a comporre una concertazione, sia ritmica che immaginativa, che consente all’osservatore una profonda operazione immersiva capace di attrarre continuamente”. (Simone Fappanni)
GALLERIA. Vengono presentate diverse, significative opere, appositamente selezionate dall’artista, che ne evidenziano lo stile davvero unico.
