CREMONA ART FAIR, UNO SPECCHIO DELLA CREATIVITA’ CONTEMPORANEA

Fappanni accanto a un’opera esposta a Cremona Art Fair

CREMONA. La ricerca del pezzo unico, del multiplo d’autore, dell’opera insolita. Sono queste le parole più ricorrenti che si ascoltano visitando gli stand della seconda edizione di “Cremona Art Fair”, la fiera d’arte moderna e contemporanea allestita fino a stasera al Padiglione 1 di Piazza Zelioli Lanzini. Si tratta di un appuntamento importante sia per gli amanti dell’arte e del bello che per semplici curiosi, dal momento che  gli espositori propongono un ampio ventaglio di offerte che spaziano soprattutto dai maestri del Novecento. A cominciare da Franco Rognoni, di cui la Galleria B&B Arte propone numerosi pezzi eseguiti a cavallo fra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, ma anche Giorgio de Chirico, presente in diversi spazi con disegni e un raro olio su tela, ma anche ampio spazio al Futurismo, la principale avanguardia italiana di respiro europeo, con lavori di Giacomo Balla e di altri membri del movimento promosso da Filippo Tommaso Marinetti. Non poche gallerie presentano lavori, peraltro di pregio, di Mario Schifano, Franco Angeli e Tano Festa, maestri che s’inseriscono in maniera originale nell’onda lunga della Pop art statunitense e inglese, con una spiccata e unica cifra espressiva. I colori cangianti, stesi in ampie campiture, così come i soggetti, immediatamente identificabili, ne determinano una irresistibile attrattiva. Non mancano i maestri stranieri, fra tutti Salvador Dalì, ma anche Andy Warhol, Hans Hartung, con pezzi che sicuramente richiamano l’osservatore per la notevole intensità lirica e meta-narrativa, Xavier Bueno, con le sue iconiche figure. «Abbiamo scelto di proporre esclusivamente opere di artisti presenti in musei con opere molto particolari», afferma Marco Orler, che presenta lavori di grande profondità espressiva. Fra i maestri più vicini a noi, spiccano Frank Shepard FaireyObey, famoso per l’iconica immagine del presidente Barack Obama, ma anche per lavori in cui, come quelli in fiera, si possono riconoscere aspirazioni e inquietudine moderne, ma anche slanci vitali e volti alla tutela del pianeta, come lavori di Christo, fra i maggiori esponenti della Land Art, famoso per i suoi “impacchettamenti” e installazioni, fra cui “The Floating Piers”, realizzata sul Lago di Iseo nel giugno 2016. Da osservare con attenzione anche la seconda sezione della rassegna, Art Projects, dove vengono presentati solo show, duo show nonché progetti che uniscono artisti di generazioni differenti che, in quanto tali, sono in grado di offrire un caleidoscopio, molteplice quanto attendibile, sulla società odierna. Ne è un esempio la personale di Federica Aiello Pini, in cui l’artista mantovana espone opere che sono un focus sugli incendi che spesso divampano nel nostro paese. «Ho usato materiali desunti da mie perfomance – spiega – e ho cercato di coniugare presente, passato e futuro».  Sul recupero della memoria collettiva s’incardina la ricerca artistica di Patrizia Zelano, con opere che ricordano la tremenda alluvione del 2019 a Firenze. «Ho letteralmente recuperato dei libri dall’acqua – dice emozionata la pittrice – per poi farne opere uniche». Non può mancare una visita anche agli stand degli spazi espositivi cremonesi: la Galleria Mangano ospita una serie di artisti emergenti, mentre il Dav di Soresina il progetto “Afterworld”, nato, spiegano i fautori, allo scopo di «evidenziare ciò che sosta al di là del confine che delimita la percezione, sia questo stabilito dalla luce, dal tempo o dalla vita stessa». “Cremona Art Fair” registra anche una massiccia presenza di opere fotografiche e su lastre di vario tipo, specialmente metalliche, ma anche lignee, dove gli artisti sfruttano le proprietà del supporto per trasporvi il loro talento espressivo. Così pure vengono impiegate app e nuove tecnologie di realtà aumentata per offrire una visione ancora più “immersiva” dell’opera d’arte. Ad esempio, la Galleria Bonobolabo, che espone, fra l’altro, degli originali skateboard dipinti da interessanti artisti, invita i visitatori a visionare intriganti animazioni, riguardanti le opere, partendo da un Qr code. Novità di questa edizione è la sezione espressamente dedicata all’editoria indipendente e al libro d’artista. Numerose le proposte e le pubblicazioni di sicuro interesse, comprese quelle sospese fra passato e presente, come quella di “Ctrl” che, oltre ai libri, offre cartoline d’arte in un cofanetto d’arte di latta.

SIMONE FAPPANNI (riproduzione del testo riservata)