FLUXUS: ARTE SPERIMENTALE IN MOSTRA A SAN BERNARDINO

Giorgio Carletti, Dualismo

CREMA. È interamente dedicata all’arte sperimentale la mostra “Fluxus” allestita all’Arci San Bernardino di Crema dal 20 maggio al 18 giugno.

«Si tratta – spiega il curatore, Simone Fappanni – di un’opportunità per una riflessione sul concetto di sperimentazione artistica, vale a dire sui percorsi di ricerca attuati, a vari livelli e in diversi ambiti, da quegli artisti che hanno cercato di proporre delle sperimentazioni creative.

Il concetto stesso di sperimentazione artistica è sempre in divenire, dato che s’innerva profondamente in ciò che è la pura ricerca di un autore, e dunque può rivelarsi come tale solo all’interno di un determinato contesto espressivo.

La sperimentazione è, dunque, da intendere come punto nodale in grado di sostenere quel complesso cammino che crea i presupposti per un procedere non tautologico, un procedere che comunemente chiamiamo evoluzione, sinonimo di rinnovamento e di volontà di metabolizzare, per procedere verso nuove forme d’espressione della creatività».

Red zone di Elena Bianchi

La mostra propone le opere di Alberto Besson, capace di proporre una cifra stilista immediatamente individuabile che spazia dal figurativo all’astrazione; Bet Borlenghi sonda, invece, gli infiniti sentieri dell’astrazione e dell’informale secondo un’intonazione pienamente materica.

Del recente ciclo “Earth”, proposto con successo in personale a Milano, appartengono i lavori esposti da Riccardo Bozuffi eseguiti con la sua particolare tecnica “Silver & Gold”, che prevede l’impiego di argento, oro e altri materiali, collanti e pigmenti.

All’astrattismo geometrico guarda, con spirito innovativo, la produzione di Giorgio Denti, che reinterpreta secondo questa cifra narrativa scenari famigliari.

Pienamente concettuale è l’arte di Elena Bianchi: l’artista lodigiana sonda le possibilità e i limiti del colore e della forma secondo qualità meta-rappresentative.

Giorgio Carletti, infine, presenta tele del suo “Percorso genetico” dove le forme triangolari, opportunamente intersecate, simboleggiano il principium maschile e quello femminile.

Riccardo Bozuffi, Little stones
La locandina della mostra