LA FORZA DELLA DONNA: I SOCI DELL’ACAV ESPONGONO A CASALPUSTERLENGO

Un’opera di Emma Azzi

CASALPUSTERLENGO. La quattordicesima edizione della mostra collettiva “La Forza della Donna”, giunta alla 14a Edizione, propone le opere dell’Acav, Associazione Culturali Arte Visive di Codogno, presieduta da Emma Azzi, si svolge dal 30 ottobre al 6 novembre (inaugurazione ore 10,30) presso gli spazi della Biblioteca Carlo Cattaneo (Piazzatta Pusterla 7) di Casalpusterlengo, attivo centro in provincia di Lodi.

Presentata da Arduino Quintini, propone i lavori di Dionisio Ciampolillo, Pierangela Pagani Mariarosa Gavardi, Mela Andena,Emma Azzi Roberto Patola, Imad Al Chamali, Gabriella Grazzani, Giuseppe Torresani, Marisa Bellini, Antonella Agnello, Irene Bergamaschi, Arduino Quintini, Maria Peverali, Benedetta Martini, Maria Rita Camilla Rap,Arianna Bianchi, Giacomo Mazzari, Andrea Baldi, Ambrogio Ferrari, Michela Grossi, Angela Riboldi, Nicoletta Reinach Astori, Enrica Groppi e Caterina Mariani.

«Questa esposizione – spiega il critico Simone Fappanni – consente di apprezzare il talento e la creatività di artisti che, operando sia con tecniche sia con altre d’intonazione sperimentale, oltre a stili diversi, sanno attrarre l’osservatore coinvolgendolo con i loro lavori.  

Mai semplici, mai scontati, com’è il senso di questa rassegna, ormai appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di Beaux-Arts. Perché la forza delle donne sta proprio, prendendo a presto il titolo di una famosa hit, in ciò che esse non dicono, ma che fanno. Un agire spesso silenzioso, che non chiede applausi o ricompense in quanto atto di puro amore e di assoluta dedizione. Sono madri, mogli, sorelle, amiche, nonne… che hanno un’energia, prima ancora mentale che fisica, che sorprende e affascina.

Ed è la stessa che sottende l’agire creativo delle donne, più forte di ogni cosa, persino del destino avverso.  Ne è un eloquente esempio Artemisia Gentileschi, forse la pittrice più conosciuta al mondo.  Quella giovane donna che non avendo avuto giustizia da chi avrebbe dovuto punire la violenza che ha subìto, ha trovato una ragione per andare oltre l’ostacolo facendo ciò per cui si sentiva da sempre portata, ovvero l’artista».

Orari di apertura: 9-13, ingresso con osservanza delle nome anti Covid-19.