LA “RIBELLIONE” DEI PRERAFFAELLITI AL SAN DOMENICO IN 300 OPERE

Dante Gabriel Rossetti , La vedova romana, 1874, olio su tela
Museo de Arte de Ponce / The Luis A. Ferré foundation, Inc

FORLI’ Tra gli anni Quaranta dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento, l’arte storica italiana, dal Medioevo al Rinascimento, ha un forte impatto sulla cultura visiva britannica, in particolare sui Preraffaelliti. Questo movimento artistico, nato nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento a opera di alcuni artisti ribelli – William Holman Hunt, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti – aveva lo scopo di rinnovare la pittura inglese, considerata in declino a causa delle norme eccessivamente formali e severe imposte dalla Royal Academy.
Fino al al 30 giugno 2024 la mostra al San Domenico “Preraffaelliti. Rinascimento moderno” – diretta da Gianfranco Brunelli e a cura di Elizabeth Prettejohn, Peter Trippi, Francesco Parisi e Cristina Acidini con la consulenza di Tim Barringer, Stephen Calloway, Charlotte Gere, Véronique Gerard Powell e Paola Refice – attraverso circa 300 opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli racconterà questa storia affiancando per la prima volta, grazie ai generosi prestiti concessi dai musei europei – in particolare inglesi e italiani – e americani, una consistente rappresentanza di modelli italiani, tra cui opere di antichi maestri, alle opere britanniche; ma anche opere di artisti italiani di fine Ottocento ispirate ai precursori britannici.
Il Preraffaellismo – la cui data di inizio può essere fissata con certezza al 1848, ma la cui conclusione
non è facile da individuare perché sfuma nei movimenti decadente e simbolista – non fu un ritorno
reazionario agli stili del passato ma un progetto visionario capace sia di rendere le opere che ne
nacquero qualcosa di decisamente moderno, sia di restituire forza e presenza alla tradizione italiana. I
Preraffaelliti attinsero infatti a un’ampia gamma di influenze ed elementi storici, in momenti diversi si ispirarono all’arte e all’architettura gotica veneziana, a Cimabue, a Giotto, oltre che a maestri del
Rinascimento, come Botticelli e Michelangelo, rivolgendosi infine con altrettanto entusiasmo all’arte
veneziana del XVI secolo di Veronese e Tiziano.
Seguendo il corso di una produzione che si è snodata per vari decenni, Preraffelliti. Rinascimento
Moderno si articola in sezioni che hanno come filo conduttore il concetto di re-invenzione nelle sue
varie declinazioni. Esse sono documentate da opere di artisti britannici talvolta forse poco noti al grande
pubblico, ma in grado di restituire con inedita chiarezza i tratti peculiari di questo passaggio storico.

FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit Ufficio stampa Facco