L’ARTISTA E’ UNO SCIENZIATO?

Foto di Вера Мошегова da Pixabay

Il concetto di scienza, se posto in relazione a quello di arte, risulta un argomento di riflessione estremamente interessante.

Tuttavia, già in via preliminare, risulta abbastanza complesso precisare i termini di tale riflessione dal momento che, se per arte s’intendono tutte quelle manifestazioni creative che hanno come scopo la realizzazione di un’opera che ambisce a suscitare emozioni e sensazioni, e per scienza il sapere codificato in discipline dalla rigorosa strutturazione, diventa difficile confrontare questi due ambiti del sapere, dato che sembrano sfere completamente diverse, senza punti comuni.

A ben vedere, però, al rigore del metodo scientifico, fondato sulla sperimentazione oltre che sulla ricognizione empirica, corrisponde un altrettanto rigoroso modus operandi dell’arte, laddove si sostanziano: il colore, la pennellata, i termini che fondano la prospettiva e tanti altri aspetti del “fare” quotidiano dell’artista.

L’arte diventa scienza anche laddove si fa sperimentazione, non solo di tecniche esecutive, supporti e materiali, ma anche quando concilia il proprio agire con il fare, con l’operare direttamente, senza mediatori, nei riguardi della materia e dell’ambiente, sia esso reale, immaginario o virtuale, in una dimensione espressiva che si connota per profondità e ampiezza.

Fra l’altro, scorrendo un qualsiasi manuale, è facile incontrare i ritratti di celebri scienziati eseguiti da grandi pittori o persino di autoritratti, eseguiti da artisti che si sono dedicati contemporaneamente alla scienza e al dipingere, quasi che l’una e l’altra fossero le parti di una stessa medaglia, come nel caso di Leonardo da Vinci.

Scendendo ancor più nel dettaglio, si possono incontrare anche immagini in cui vengono rappresentati esperimenti scientifici o interventi di medici, negromanti e altre figure simili.

Con ciò non si vuole dimostrare che l’arte sia sempre e comunque scienza, quanto piuttosto sostenere che l’arte e la scienza mostrano impreviste affinità e persino tratti comuni.

PER APPROFONDIRE vi suggerisco la lettura del libro Il Sapere dipinto che ho curato per le Edizioni Fantigrafica, che fra l’altro ospita, oltre ai mei saggi, quelli di di Benedetta Botti, Nadia Agosti e Marcello Tosi. In copertina è riprodotta un’opera di Alberto Besson appositamente ideata per l’occasione.

AUTORE: SIMONE FAPPANNI © RIPRODUZIONE DEL TESTO RISERVATA

PER RICEVERE IL LIBRO, ricccamente illustrato, a soli 7 Euro, comprese le spese di spedizione, scrivetemi a fappanni71@gmail.com

La copertina del libro