ANNE VAN LEEUWEN, “SURFACE THE EMOTIONS”: VIAGGIO MATERICO NELLE EMOZIONI ALLA MyMICROGALLERY

Un’opera di Leeuwen in mostra, courtesy of S. Carrozzini

MILANO. Fino al 10 marzo, la Mymicrogallery di Stefania Carrozzini a Milano ospita, per la prima volta in Italia, la mostra personale dell’artista americana Anne Van Leeuwen. L’esposizione “Surface the Emotions” è visitabile su appuntamento e apre ad una raccolta sensoriale ed emozionale, in cui colore, linea e materia si fondono nelle tele per raccontare il linguaggio poetico dell’artista.

Di origini olandesi, Anne Van Leeuwennasce in California e sin da piccola si interessa alla pittura. Il soggiorno a Fabriano si rivela un’esperienza fondamentale per la sua estetica e le consente di imparare la tecnica della grande tradizione italiana della fabbricazione della carta a mano. Questo momento artistico accresce il bagaglio di competenze già acquisite a Città del Messico e a San Miguel Allende. Oggi Anne vive e lavora a Denver. 

A Milano, la mostra “Surface the Emotions” presenta dodici tele che nascono dall’esigenza dell’artista di esprimere le proprie emozioni. Colore e materia si fondono e danno vita a universi differenti, accomunati però dall’uso sapiente della linea. Il mélange materico riflette lo spirito dinamico e palpitante dell’artista, un animo vibrante alla costante ricerca di stimoli e risposte. Cancellare o creare? Entrambe le possibilità di sguardo si trovano all’interno delle tele che, nel cuore della Mymicrogallery, evocano sensazioni dicotomiche, quotidianità e straordinario, paesaggi terrestri e di mare.

Ogni tela esprime una emozione differente e una gamma di sfumature di sensazioni: dalla quiete delle tre tele nella sala-studio della Mymicrogallery all’eccitazione folgorante del rosso porpora, all’ingresso della mostra.

Un universo sensibile è così racchiuso nella galleria di Stefania Carrozzini. La semplicità della linea crea orizzonti solitari ma universali, quelli che tutti noi sperimentiamo nei momenti più difficili e per i quali il ricordo ancora ci emoziona.

Roberta Maroncelli