B – IDENTITY: PASTANO E GIOVACCHINI ESPONGONO NELLA CITTÀ DELLA LEONESSA

Particolari di opere di Silvia Pastano ed Eva Giovacchini (couretsy of the artits)

BRESCIA. Ci sono spazi espositivi che, con grande coraggio e impegno, cercano di valorizzare nuovi talenti, ovvero giovani creativi che amano esprimersi attraverso un proprio linguaggio contemporaneo capace di affascinare. E’ questo il caso della nuova mostra proposta dalla Galleria Solis di Brescia, con la bipersonale di Silvia Pastano ed Eva Giovacchini, dal titolo “B identity”, denominazione che fa riferimento alle due anime creative, così diverse ma ugualmente interessanti, delle protagoniste di questo allestimento nelle sale di Via Indipendenza 31. L’inaugurazione è in programma sabato 23 settembre alle ore 18,00 con la presentazione del critico e storico dell’arte Simone Fappanni.

Nata a Taranto, Silvia ha conseguito una laurea in Economia aziendale. Affascinata dal mondo della moda e dei colori, già dall’infanzia, frequenta l’Accademia di Moda De Rubertis, specializzandosi nel disegno del figurino e realizzando abiti, organizzando alcune sfilate locali sue creazioni. Osservando dal vivo importanti capolavori conservati in vari musei, apprende e sperimenta diverse tecniche pittoriche usate dai grandi artisti. Il risultato è un percorso che va dal figurativo ad opere con tendenza espressionista, con accentuazione cromatica che trasfigurano la realtà sulla base di una visione influenzata dal suo stato d’animo e dalla sua sensibilità. Ha adottato infine uno stile astratto che trae spesso spunto dall’osservazione di un paesaggio; in alcuni dipinti, l’astratto è frutto invece di pura fantasia creando sfumature di colori e spatolate vivaci oppure paesaggi immaginari. Ama spesso dare matericità e tridimensionalità ai dipinti, attraverso l’uso di vari materiali (sabbia, carta, plastica, foglie…) e con l’applicazione del colore con dense pennellate o adoperando la spatola. “Mentre dipingo, dice, il mio interesse principale è suscitare emozioni e curiosità in chi si trova di fronte alle mie opere, dettate da una particolare visione del mondo , osservato sempre dal mio occhio interno che guida le mie pennellate a prescindere dalla fedeltà alle tecniche accademiche.”

“Silvia Pastano – aggiunge il Fappanni – privilegia una moderna figurazione di rara caratura intimista ed emozionale. Nei suoi seducenti volti femminili si coglie la sua profonda passione meta-narrativa che si ritrova, parimenti, nella magmatica fluttuazione del colore che dà vita a un complesso quanto affascinante studio degli aspetti più riposti dell’io, in cui è facile e piacevole perdersi ad libitum”.

Quanto a Giovacchini, ha frequentato l’istituto d’arte P. Petrocchi di Pistoia, sezione moda e tessuto. In seguito ha preso parte a un corso di due anni con il modellista delle sorelle Fontana a Roma, Eugenio Carbone, che le ha offerto spunti per una nuova visione di sperimentazione creativa e logica. Ha lavorato come decoratrice in un atelier di abiti da ballo.

“Eva Giovacchini può essere definita, a pieno titolo, secondo il curatore, una vera e propria “alchimista dell’immagine” in quanto sa dare vita a immagini, tutte interiori, che richiamano alla mente sensazioni e impressioni che segnano l’esistenza e con le quali siamo chiamati a fare i conti spesso. Ecco allora che nella vibrante esplosione delle sue tinte molto frequentemente si materializza il cerchio, simbolo del procedere ciclico della vita”.

La bipersonale può essere visitata nei seguenti orari: da martedì a giovedì dalle ore 8.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 22.00, venerdì dalle ore 8.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 24.00, sabato dalle 8.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 2,00, domenica dalle 8.00 alle 14.00, lunedì chiuso. Ingresso libero.