ROMA. Silia Ka Tung è un’artista affermata, originaria della Cina che vive e lavora stabilmente a Londra. Si è laureata al Chelsea College; per lei la pittura riguarda il gioco, il caso e il divertimento. Nel tempo ha iniziato ad essere attratta dalla pittura sugli oggetti. Così ha iniziato a realizzare le sculture morbide su cui dipingere.
Le sue opere sono una fusione di elementi di diverse culture: dalla mitologia cinese a quella greca, ai manga giapponesi, ai media coreani fino alla filosofia indù. Personifica la magia, la saggezza e la religione tradizionali in morfologie contemporanee che mettono in primo piano un’ingenuità e un’innocenza contrastanti. La morbidezza del materiale che utilizza e la tavolozza dei colori esteticamente coinvolgenti; distraggono dalla narrativa opaca sottostante per suggerire la complessità della condizione umana e dell’ordine naturale attraverso una trasformazione evolutiva.
Il percorso espositivo della sua mostra, alla Saraceno Art Gallery, ripercorre le componenti principali del suo linguaggio: dai dipinti che ricordano dei diari, come la narrazione proposta dalla serie di Mushroom at the end of the world realizzata in momenti temporali diversi, a quelli dove ad essere narrati sono la complessità della natura e il potere dei nostri alleati botanici, alle soft sculptures (una delle più coinvolgenti è Lady Fox) che ci rimandano a un mondo magico e mitologico che riesce a catapultarci in latitudini fisiche e interiori completamente diverse dal nostro quotidiano rendendoci protagonisti di un vero e proprio viaggio sciamanico.
La personale riunisce maestosamente nella sua linearità, oggetti articolati in una narrazione che si snoda dal pavimento alle pareti, mettendo in evidenza la loro spiccata materialità, le forme organiche e l’enfasi simultanea sulla disciplina e sull’intuizione libera. Sono lampi istintivi fulminei, portali che ci introducono in altri mondi rivelandoci sorprese improvvise, rivelazioni e risvegli. In questo stato di catarsi, l’artista ci propone un lessico ammaliante nel quale il racconto si sposta dalla costellazione degli eterei acrilici ai piccoli lavori scultorei, la cui fisicità della loro costruzione e l’intensità della loro fattura ricorda antiche figure, strane antropomorfe rappresentazioni, animali magici, formazioni geologiche e correnti più recenti dell’arte contemporanea. Sono oggetti altamente tridimensionali in cui le informazioni visive e scultoree fluiscono su ogni superficie. La mostra nel suo insieme funziona come uno scenario estatico di vivida vita immaginativa.’
AUTRICE: CAMILLA BOEMIO
INFO. Saraceno Art Gallery, Via di Monserrato 40, Roma
Fino 10 dicembre 2022
Lunedì 15.30 – 19.30
Dal martedì al sabato 11.00 – 19.30