Riprende “Un caffè con l’artista” con la creativa lodigiana Mariarosa Malo Gavardi che ringrazio per aver gentilmente risposto alle domande sulle sue tante – e interessantissime – attività che spaziano dal benessere alla poesia, dalla pittura alla musica. E altro ancora. Buona lettura.
1) Malo, ti occupi di corpo, pittura e musica. Come si conciliano questi ambiti?
Semplicemente mi occupo di me stessa, del mio benessere. Scrivere poesie, dipingere, suonare sono tre tasselli che in questi anni mi hanno preso il cuore. Imparo ogni giorno qualcosa di nuovo di me, qualcosa che mi piace ma anche qualcosa che voglio cambiare, smussare, migliorare. Così cerco il come, il cosa, il quando e il quanto FARE per generare Salute e … ad un certo punto diventa un imperativo aiutare gli altri, naturalmente chi lo desidera, a fare lo stesso! Vi lascio prima poesia diventata canzone “FERMO TUTTO AUM”: https://youtu.be/z60S4kQD678 il video ha 2 minuti di “nero” finale per farvi … leggete la seconda domanda
2) Ci puoi parlare del tuo lavoro di educazione alla salute con particolare riferimento al respiro, al movimento e all’alimentazione?
Eccomi qui, mi sento ancora la ragazzina ventenne che aveva un sogno: muoversi e non finire in un ufficio davanti ad un computer. Anche se a volte mi tocca, per questioni burocratiche e di organizzazione, ma la parte migliore rimane la pratica in studio, con il miei allievi dei corsi a piccoli gruppi e delle sedute individuali. Ovvio che il respiro sia l’essenza della vita, che senza non ci sia vita, ma spesso non lo consideriamo tale e i risultati si vedono in negativo con i dolori e disagi con cui mi confronto durante il mio lavoro. Quando le persone arrivano in studio, si trasformano. Dal primo incontro chi chiede il mio intervento, tranne rarissimi ostici casi, comprende l’importanza del lavoro che stiamo facendo sulla respirazione. Si appassionano a se stessi, migliorano la qualità della loro vita e diventano curiosi. Hanno voglia di sapere sempre di più. Ed io sono a disposizione. Una schiena, ma in generale un corpo che ha disagi, ha sicuramente necessità di muoversi meglio, di respiro consapevole e di alimentazione adeguata. Ecco che il gioco è fatto: quando è il momento, per l’anima che abita in quel corpo, tutto ciò che ho imparato in questi anni di studio e pratica, è a disposizione.
3) Come s’inserisce la musica nel tuo percorso di vita? Come nascono i tuoi brani?
Ho iniziato ad occuparmi di suono 10, anzi 15 anni fa. Le campane tibetane, il gong sono stati il miei primi strumenti, in cui non serve sapere “la musica”, serve il desiderio di ascoltare. Ero scettica, lo scetticismo tipico di chi è ignorante, cioè di chi ignora. Ma sapevo che la mia mente giudicante stava “mentendo”, nel senso che si permetteva di esprimere un giudizio o considerazione sulla base della sua esperienza in cui non c’era il “file”: SUONO/MUSICA E SUE FUNZIONI ma solo il file di ascolto della musica, per come tutti la conosciamo e così sono andata a fondo. Ho iniziato la mia ricerca personale ed ho notato che i miei animali, una gatta e poi un cane, apprezzavano i loro suoni. Da lì, la mia passione per questi strumenti, successivamente per l’Hand Drum e i Tamburi Armonici, fino alla decisione di prendere, a 40 anni suonati, lezioni di chitarra. Ho conosciuto Riccardo Ferranti che ha partecipato ad un evento promozionale per il mio studio che avevo proposto “Mettiamoci in bolla al Parco” e … detto fatto, chitarra classica acquistata e via. Ancora oggi sono incredula, scrivo poesie per catarsi personale e oggi diventano canzoni, giocando con gli accordi con una delle mie chitarre. Ecco come nascono. A volte prima le rime a volte prima gli accordi, non so, in quei momenti mi estraneo da ciò che non serve, respiro, suono, resto nel qui e ora e arrivano le canzoni.
4) E la pittura? Dove e quando nasce in te il desiderio di esprimerti con i colori?
Il desiderio di colorare, ora nasce dalla necessità di rilassarmi, di respirare, di fare qualcosa che mi piace ed anche di imparare. Seguo un corso di arti pittoriche dal 2011, perché avevo bisogno di staccare la spina da un periodo molto difficile, sia professionale che personale. Da quel giugno in poi, il colore è ri-entrato nel mio DNA. La storia sarebbe troppo lunga da raccontare, ma un accenno ci sta: qualche anno dopo la dipartita dei miei genitori mi sono accorta che nel mio armadio c’erano solo il nero, il bianco e il grigio. Si, avevo la mia collezione di bandane colorate. Ma c’era qualcosa che mi stonava. Anche lì, letture su letture e poi il coso di pittura. Oggi dipingo, perché mi fa stare bene.
5) Ci sono dei pigmenti a cui attribuisci particolari significati?
Certo che si, tutto si è incastrato alla perfezione: la postura, i centri energetici, i famosi chakras, il colore. Invito tutti a fare il percorso che ho creato proprio dal titolo POSTURA E CHAKRAS. Non approfondisco oltre, vi lascio nella suspence e nella voglia, spero, di sapere, di conoscere, di praticare. Si può fare meditazione con i colori. Vi aggiungo solo questo in merito all’importanza del colore nella mia vita: il mio nome di battesimo MariaROSA, il mio cane BLU; le mie gatte LILLA, LUCE, AGENTO, ORO; gli ultimi arrivati un micetto spettacolare INDACO e la piccola di casa la cagnolina GIALLA.
Vi lascio il link della mia canzone dedicata a loro “SCINTILLA” (Gialla ancora non era stata concepita;)): https://youtu.be/ZXFKwCkM9fs
6) Qual è il senso di fondo dei tuoi dipinti?
Amo la vita, nelle sue sfaccettature, mi lascio trasportare da ciò che mi da sensazioni di pace. Abbiamo un corpo e una mente meravigliosi, dobbiamo imparare a conoscerli e ad usarli. Sono strumenti potenti e potenzianti. La natura è altrettanto potente e potenziante. I segnali che mi manda sono chiari. È cosi che nascono alcuni quadri ed alcune canzoni. Una piuma, o meglio una serie di piume trovate passeggiando con il cane mi hanno ispirato quadri e la canzone “COME NESSUNA” di cui vi lascio il link: https://youtu.be/qJvEeKvyKLc . Il video di questa canzone l’ho creato personalmente scegliendo le immagini una ad una. È stato molto apprezzato dai miei allievi, per le parole e le immagini eloquenti. Queste ultime hanno un chiaro richiamo al lavoro di Riprogrammazione Posturale che facciamo in studio.
7) Nei tuoi quadri – come nel tuo lavoro – mi sembra che la postura abbia un ruolo centrale. Ce ne vuoi parlare?
Postura è salute. (punto) Non aggiungo molto altro, se non che è un tesoro assolutamente da scoprire con la pratica che può (leggi pure deve) essere fatta da tutti, nessuno escluso: grandi, piccini, adulti, anziani, uomini, donne insomma TUTTI!
8) Scorrendo i tuoi pezzi, ricorre spesso la figura femminile … Come mai?
Per antonomasia il corpo femminile pare rappresenti la perfezione (anche se credo proprio che non esista). Un quadro è dedicato anche ad un uomo o meglio la parte femminile della figura maschile. Si l’ho portato in mostra alla Forza della Donna, collettiva ACAV, del 2019.
9) Si osserva anche un cavallo circondato da piume … Cosa significa per te?
Lui è la libertà di essere ciò che sei ed io mi sento così, libera, quando sono con i miei cani nei campi, a piedi nudi sotto la Signora quercia.
10) Ci sono, poi, delle opere circolari che richiamano i mandala con tessere di colore …
Esatta-mente! Il Mandala è la rappresentazione grafica dell’Universo, tutto sembra caos ed invece, se visto da lontano, tutto ha un senso ben preciso. Anche qui una canzone dedicata “Mandala” di cui non ho ancora fatto il video, ma vi invito a contattarmi per avere il CD che presto sarà disponibile.
11) Non mancano neppure paesaggi in cui trionfa l’acqua. C’è un motivo per questa scelta?
Il motivo è semplicissimo: più del 70% del nostro corpo è composto da Acqua proprio come, Gaia, il Pianeta che ci ospita e che siamo tenuti a salvaguardare, ora più che mai! E poi noi siamo “ONDE Luci ed Ombre”, come racconto in una canzone, ecco il link https://youtu.be/k1Ws0s1JiEc con questa canzone parteciperò ad un Contest in cui ci sarà anche il direttore artistico di Radio Italia, incrociamo le dita e, accetto i vostri “in bocca al Lupo” (Evviva il Lupo).
12) In tanti lavori e più in generale mi sembra di cogliere, sia nei tuoi lavori pittorici che in quelli musicali, un’immersione nell’io dove inserisci elementi lignei e sassi. Ce ne vuoi parlare?
Sono le mie passeggiate al fiume, al mare che mi portano a recuperare ciò che la Natura “crea”, sassi a forma di cuore e conchiglie e anche ciò che la Natura “scarta”, i legni, per farli diventare parte integrante di un quadro e, nel caso dei legni, non una semplice cornice, ma il quadro stesso.
13) Una delle tue opere più note raffigura una shamana. Mi sembra una figura da cui promana pura energia …
La Shamana porta scritta una preghiera degli Indiani Lakota, Unci Maka, che canto e suono spesso per ringraziare Madre Terra, il Grande Spirito e il Dono della Vita.