ORATORIO, GIUSEPPE RESTANO ESPONE DA MANGANO

CREMONA. L’Oratorio: “il periodo più bello, dove le cose ti emozionano, e poi non più…”. L’equilibrio perfetto
di questa felice finestra temporale, in cui per la prima volta ci rendiamo conto di esistere, per
l’ultima in forma così pura, è la linfa pregiata che ha alimentato, sin dalle origini, la straordinaria
produzione artistica di Giuseppe Restano, classe 1970.

Lo stupore che irradia i bambini tra gli otto e i dieci anni, permane immutato nella sua memoria,
il filtro perfetto attraverso il quale vedere la realtà che ci circonda.

Dal 2000, entra nella storia della pittura italiana, con opere uniche e inimitabili, dove il pensiero
profondo e la tecnica magistrale appaiono perfettamente calibrati in una formula pacata,
elegante, raffinata.

La Galleria Mangano di Cremona, presenta, in via Grado 6, fino al 16 giugno, l’ultima trasformazione, di uno
degli artisti che considera tra i più meritevoli della scena contemporanea.
Nell’evocazione di lontani ricordi, l’evoluzione all’essenza di un linguaggio pulito, autentico,
attraverso il quale Restano dipinge e non dipinge qualcosa che c’è ma non c’è.