RIMINI. Nuova tappa del percorso d’arte di Mauro Pipani attraverso i luoghi che sono fonte d’ispirazione, anche sulla scia di autori come Moretti, Arcangeli, Pascoli, andando da San Giuliano e il ponte di Tiberio fino alla Galleria Augeo Art Space (C.Augusto 217) di Rimini che ospita la mostra la nuova personale dell’artista di Cesenatico “Rena”.
Un dialogo che proseguirà con apertura al pubblico (sino al 13 Dicembre), con testo e presentazione a cura di Sergio Barducci, con la presentazione congiunta il 28 novembre alle 17 di “Autoritratto di un luogo” con un testo inedito di Sandro Sproccati.
“Rena” è ciò che divide il mare dalla terra, come spazio di confine ancora da disegnare e da sognare. In uno spazio neutro, sospeso fra il passato e il futuro, Pipani presenta in galleria una serie di lavori recenti che tracciano i segmenti sabbiosi e perlacei tipici delle marine assolate della riviera, accompagnandone con la scrittura dei poeti il respiro. Le vele cristalline, i sedimenti aurei cristallizzati sulle superfici delle opere portano i segni e la leggerezza di una materia in continua trasmutazione, che fluttua in un universo temporale, lasciando intravvedere la luminosità di nuovi paesaggi.
Dal senso di smarrimento causato dal lockdown alla scoperta e riscoperta di luoghi, di interni familiari e segnati dal tempo, è nato, per l’editore Danilo Montanari, “Autoritratto di un luogo”. Un racconto lungo frammenti di vita e ricordi condivisi, dove l’arte è protagonista, come una traccia silenziosa per immagini dell’artista di Cesenatico. Docente all’Accademia di belle arti di Verona, Pipani ha stampato il volume catalogo in 100 copie firmate e numerate, ognuna accompagnata da una piccola opera in originale della serie “latta liquida / landscape in tecnica mista”. Il tutto contenuto in un box libro in legno di faggio.
Pipani, in che maniera, questo “Autoritratto di un luogo” è diventata riflessione sull’identità dell’arte nel contemporaneo?
«Trovo sempre difficile dare un significato al mio lavoro, io ci sono dentro e faccio fatica a vederlo da “fuori”, mi sento, come un filtro del tempo che vivo . Ho chiesto ad un amico di dare senso a questo vuoto, e Sandro Sproccati da Parigi mi ha “donato” una lezione sull’arte. Che vale per tutti, come la chiave per aprire un forziere, o una vecchia casa».
Che cos’è la ricerca per lei?
« È sempre un movimento, ha bisogno di spazi e flussi, anche di silenzi e scontri».
(Orari: da martedì a sabato 10-12, 16-19)
AUTORE: MARCELLO TOSI