BEDIZZOLE (BS) La ricerca della forma, del pensiero che si fa arte, dell’essenza che si sostanzia in composizioni in grado di estrinsecare la propria voglia di cercare, silenziosamente, un dialogo profondissimo con l’osservatore.
È questo il punto di partenza e di continuo rimando che contraddistingue il percorso rappresentativo di Moira Facchetti, che espone i suoi lavori recenti presso la Sala della Disciplina, in Piazza Vittorio Emanuele II, a Bedizzole, dove vive e lavora, dal 4 (inaugurazione alle 15,30) al 12 maggio 2024.
Una ricerca curiosa e attenta, giustamente guardata dall’artista con occhio critico, consapevole di dover approfondire, prima di tutto in se stessa, le ragioni del suo comporre e sperimentare i modi entro cui tale procedere si attua.
I suoi lavori sono improntati alla ricerca di forme, segni e mescole di colore e spaziano da grafiche a opere materiche con piastre in terracotta, ma anche con sabbiature, tele e carte, sino a fusioni colorate e vetrate d’arte.
Ecco allora che i suoi soggetti sono estremamente vari quanto intriganti, sia quando l’artista si volge a lavori d’intonazione figurativa, e qui il richiamo va anche ai pezzi in cui si respira una seduzione di matrice klimtiana abilmente assimilata e tradotta in maniera personalissima, a pezzi dove la strutturazione dell’opera diventa concettuale, tanto che si basa, talvolta, sugli ideogrammi cinesi.
. In questo percorso creativo, vale davvero la pena sottolinearlo, esegesi materiale e interpretazione lirica procedono di pari passo in un’alternanza di toni che si fondono e accendono al ritmo di luci implodenti, dove il solco della non-forma diventa forma evocata, cammino immateriale che, paradossalmente, riconduce alla forma vissuta, senza scindersi assolutamente da essa
Si tratta, quindi, di un lavoro che presuppone una profonda riflessione interiore, dove la materia diventa forma e la line si traduce in pigmento.
Sembra, infatti, che Moira prediliga misure compositive che sono, allo stesso tempo, materiche ed aeree, in un connubio da cui discende una forza centripeta che genera un irresistibile caleidoscopio di immagini, tutte mentali, che s’imprimono a lungo nella mente.
Nata a Desenzano del Garda, Facchetti si è diplomata al Liceo Artistico “Vincenzo Foppa” di Brescia. Doplomata all’Accademia di Belle Arti “G.B. Cignaroli ” di Verona, ha insegnato pittura e disegno. Espone con successo in Italia e all’estero; ricordiamo la partecipazioni alla Fiera Campionaria di Bologna, all’Art Cannes, al D’Art di Nizza, a Pulcra Ecclesia. Le sono stati conferiti importanti premi e riconoscimenti.
SIMONE FAPPANNI