VISIONI D’INCANTO: LA RICERCA ESPRESSIVA DI BOZUFFI ALLO SPAZIO ARTE

Veduta di Castell’Arquato, acquerello di Riccardo Bozuffi (courtesy of the artist, riproduzione riservata)

CASTELL’ARQUATO. Nuovo, importante appuntamento espositivo per il pittore cremonese Riccardo Bozuffi. L’artista espone, dal 30 settembre al 24 ottobre, allo Spazio Arte di Castell’Arquato.

Dopo le mostre dedicate al filone astratto eseguito con la tecnica denominata “Silver & Gold”, dal momento che le opere di questo ciclo sono realizzate su foglia d’argento e d’oro, il maestro torna a proporre una selezione di lavori eseguiti ad acquerello, tecnica praticata da quando era ragazzo che ha affinato nel corso degli anni e che ama insegnare, soprattutto ai bambini.

«La predilezione verso tinte ad acquerello – spiega il curatore – Simone Fappanni – e la vocazione sperimentalista che lo ha condotto verso l’ideazione. Siamo, infatti, di fronte a un creativo veramente eclettico, ama spaziare, con sorprendente continuità stilistica, dal realismo alla sperimentazione rimanendo sempre e comunque fedele a se stesso, a quella raffinatezza di fondo che s’innerva profondamente in ogni sua opera trasmettendo un senso di serena ed empatica contemplazione.

Con l’acquerello dipinge intensi e coinvolgenti paesaggi, in questo caso affiancando scorci padani a quelli dell’antica cittadina piacentina, ora ammantate dalle luci aurorali dell’autunno, ora dai colori lividi dell’inverno, in altri casi battute dalla forza del sole estivo o da delicate tonalità primaverili, si accordano perfettamente con cascine e fienili che riportano a un passato rurale.

L’interesse per il paesaggio si concretizza, quindi, secondo ampie inquadrature che seguono varchi prospettici che conducono lo sguardo dal primo piano fino all’orizzonte, prevalgono le figure.

Si osservano infatti sia di personaggi molto noti, sia di persone qualunque, di amici e familiari. Il paesaggio all’acquerello di Bozuffi diventa, quindi, un vero “riflesso” della sua anima e di un pensiero meta-narrativo che ama le “sfide”, cimentandosi con pezzi di rara espressività tonale capaci di coinvolgere già a una prima osservazione. In questo modo l’artista conferma la sua capacità di rendere veramente intensa e profonda la sua “prossimità” verso la natura, guardata con rispetto e attenzione, ma anche con vivo interesse per l’infinita gamma coloristica che la connota».

L’esposizione è visitabile gratuitamente nei weekend e, nei giorni feriali, per appuntamento.