ARTE IN LIBERTÀ: COLLETTIVA ALL’ADAFA

Giorgio Denti, Senza titolo, acrilico su tela, courtesy of the artist

CREMONA. S’intitola “Arte in Libertà” la nuova mostra collettiva che s’inaugura venerdì alle ore 17,30 all’Adafa di Cremona con un intervento di Simone Fappanni. Negli spazi di via Palestro 32 si potranno ammirare le opere, a tema libero, di Giusy Asnicar, Gabriella Bais, Luciano Balconi, Roberto Bedani, Luisa Belloni, Tiziana Bernardi, Nicole Bertram, Elena Bocchi, Riccardo Bozuffi, Laura Bravi, Adriano Bruneri, Angelo Cauzzi, Mariagrazia Cimardi, Stefania Colaianni, Mara Conserva, Rosalia Corbari, Giorgio Denti, Marinella Ferrero, Giacomo Galliani, Rodolfo Garofalo, Antonietta Giannetta, Ulisse Gualtieri, Isaia Lazzari, Silvia Mineri, Angelo Nava, Francangelo Papetti, Walter Perotti, Vittoria Rossini, Mario Rota, Marina Sissa, Marco Spizzi, Eliso Subacchi, Mirella Valenti, Giuseppe Zumbolo.

“Il titolo della rassegna – spiega Fappanni – fa riferimento alla “ritrovata” libertà di potersi riunire insieme per condividere momenti conviviali dopo la tremenda ondata pandemica che di fatto ha costretto tutti a lungo e forzato isolamento e solo ora, pur con le opportune cautele, s’intravede una strada in cui si possa convivere con un virus che ha coinvolto il mondo intero.

Ecco allora che lasciare a ogni artista la possibilità di presentare, senza vincoli tematici, un saggio significativo della propria produzione, diventa una scelta condivisibile e in grado di portare alla ribalta l’estro e la creatività di ogni espositore.

Non stupisce, pertanto che, oltre ad angoli noti e meno conosciuti di Cremona e delle zone limitrofe, appaiano altri scenari, persino immaginari, accanto a fiori e ritratti – fra cui uno dedicato a Giovanni XXIII, pontefice che si è distinto per l’impegno pacifista – sino ad arrivare a composizioni astratte e persino informali, senza dimenticare il fascino delle figure impresse non solo sulla tela, sulla carta o su altri supporti, ma anche nella solida plasticità delle sculture.

Questa collettiva segna, dunque, un intenso momento di ritrovamento e, assieme, di ripensamento della nostra libertà, sia in un’ottica personale che collettiva, una libertà di cui spesso non ci siamo resi conto ma che la pandemia ci ha “sospeso” da un momento all’altro, senza preaavviso.

Dunque appare ancora più forte e intenso il richiamo degli artisti che hanno accettato di esporre in questo evento verso tutto ciò che abbiamo, a cominciare dalla natura, sia umana che vegetale, spesso oggetto di noncuranza. E perciò in serio pericolo.

Un richiamo, questo, che si nota nelle scelte coloristiche, segniche e dinamiche di linee e forme che portano l’osservatore a immergersi in un multiforme universo creativo che certamente non può lasciare indifferenti”.

La locandina della mostra

L’esposizione è visitabile fino al 17 novembre, da domenica a martedì dalle 17 alle 19. L’ingresso è libero.