BIOGRAFIA. Claudio Guatteri nasce a Parma nel 1949. Fin da giovane è sempre stato attratto dall’arte in genere. Del 1970 sono le sue prime opere tratte da composizioni messe sul tavolo o da immagini che catturavano l’attenzione.
Artisticamente si è formato presso studi di noti artisti appartenenti a varie tendenze. Ma la scuola migliore è stata dipingere all’aperto osservando i vari colori della natura, in diverse località, al fianco di tanti artisti. Di tendenza figurativa, predilige la natura e tutto ciò che la circonda.
Dal 1975 propone i suoi quadri in importanti mostre. Da molti anni è invitato a partecipare a concorsi e rassegne artistiche sia in Italia che all’estero. Ha conseguito più di 380 premi. Numerosi sono i riconoscimenti, sia da parte della critica che del pubblico. Nel 2012 corona i quarant’anni di pittura con un’antologica allestita nella “Torre dell’Orologio” a San Polo d’Enza (RE). Del suo lavoro, spesso si è occupata la stampa
Hanno scritto di lui: la Gazzetta di Parma, la Gazzetta di Reggio, I’Arena di Verona,il Resto del Carlino, la Libertà,la Voce di Mantova, Il Piccolo (Cr) ed altri ancora.
Fra i critici ricordiamo: S. Fappanni, F. Bianchi, S.Arfelli, L. Boarini, D. M. Storari, F. Rossetti, L. Violi, F. M. Olivieri, G.Quenzatti, M. Frignani, C. Rigoni, T. Marcheselli. M. Cagnolati, S. Provinciali, M. Bertolotti.
Le sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private, in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Amarica, Galles, Canada.
STILE.
«La preziosità stilistica e immaginativa di Claudio Guatteri si rivela in un amore, profondo e sincero, per gli elementi naturali.
È proprio l’osservazione della natura, infatti, il punto di partenza e allo stesso tempo di arrivo del pittore parmense che consegna all’osservatore scenari che sembrano ripresi sempre dal vivo, a stretto contatto con ciò che questo eclettico creativo sente più prossimo, ovvero quel pulsare incessante che soltanto scorci e panorami riescono a suscitare quando ci si trova dianzi ad essi in un atteggiamento di pura contemplazione estatica.
Sia che si tratti di scorci della sua generosa terra che panorami lontani, oppure lacustri, i quali si caricano di quei deliziosi passaggi cromatici che derivano dalla famigliare presenza dell’acqua che scorre e tutto attraversa.
Una cifra stilistica, questa, che si affida a un realismo d’intonazione plastico-evocativo per cercare di suscitare, riuscendoci, emozioni e sensazioni profonde, così come sanno fare solo quegli artisti che, come Claudio Guatteri, prediligono ritrarre en plein air i propri soggetti, anche durante manifestazioni estemporanee che richiedono un’estrema padronanza tecnica oltre che una precisa vocazione meta-rappresentativa.
In questo senso l’artista risulta in grado di condurre, con bella apertura immaginativa, scenari connotati da precise scelte prospettiche che consentono all’osservatore un’immersione totale, un guardare “oltre” l’orizzonte che si carica di una specifica notazione simbolica.
In questo senso l’impiego di luci e ombre risulta fondamentale così come la stesura, netta e inappuntabile, del colore.
Il tutto rivela una poesia immaginativa davvero sorprendente per ampiezza e profondità lirica». (Simone Fappanni)
GALLERIA. Vengono proposti, di seguito, quindici dipinti appositamente selezionati dall’artista che ne evidenziano la ricca ricerca espressiva.