DONNE NELL’ARTE: DOPPIA “TAPPA” A CREMA DELLA MOSTRA SULLA FIGURA FEMMINILE

Un’opera di Silvia Ricchelli, courtesy of the artist

CREMA. “Donne nell’Arte” è il titolo della mostra itinerante dedicata alla figura femminile che farà ben due “tappe” a Crema. Dal 2 (presentazione ore 18,15 con una conferenza su Le Grandi Artiste nella storia dell’arte, ingresso libero) al 15 marzo sarà, infatti, allestita all’Arci San Bernardino, in via XI Febbraio 14/b, e dal 16 (presentazione ore 18 con la conferenza “Artemisia Gentileschi: una donna che volle fare l’artista”, ingresso libero) al 31 marzo verrà collocata negli spazi dell’Arci Santa Maria in Via Mulini 22. In esposizione si possono ammirare le opere di Guerino Apostoli, Silvia Ricchelli, Rosella Vaghetti, Gelsomina Ferrara, Franca De Ponti, Flaviana Chiarotto, Flora D’Angelo, Carmen Colonna, Antonella Maione, Antonella Ciani, Duilio Busdon, Giorgio Carletti, Giulia Troise, Ennio Sartori, Enrica Groppi, Cristina Groppelli, Loredana Fantato, Anna Paola Cozza, Massimo Tosi, Adelia Polenghi, Elena Borboni, Nicoletta Gentili, Paola Reoli, Isabella Ditaranto, Grazia Badari, Ivo Compagnoni.

«Le molteplici visioni della femminilità offerte dall’arte – spiega  il curatore, Simone Fappanni – sottintendono, molto spesso, in modo più o meno velato a seconda dei casi, una precisa connotazione metaforica. La scoperta di questa parte “non palese” dell’opera d’arte dedicata all’altra metà del cielo diventa pertanto un soggetto infinito.

Sin da epoche remote, infatti, figure, ritratti e composizioni dedicate alle donne hanno trovato forma in stili e caratteri alquanto singolari. Immergersi nelle mille pieghe delle tele, dei colori che si spandono su supporti diversi, lasciarsi piacevolmente sedurre da linee, forme e stili eterogenei, compresi quelli installativi e fotografici, significa accostare la bella apertura immaginativa che connota ogni protagonista di questa rassegna che come sempre non smette di sorprendere per la qualità dei lavori proposti.

Articolo sul quotidiano La Provincia

Ed è proprio la diversità espressiva che, paradossalmente, unisce tanti artisti: le loro “visioni” dell’universo femminile conducono per mano il fruitore a disancorarsi dall’oggettività del quotidiano per tentare una via riflessiva che diventa immaginazione, pensiero, esistenza.

Ecco perché possono coesistere serenamente anime creative a volte agli antipodi, capaci di praticare sentieri artistici che sondano il reale attraverso il lirismo della forma o della non forma, del figurativo e dell’astrazione, ma proprio perché l’arte – tutta l’arte, non solo quella plastica – accoglie in sé razionale e irrazionale, una mostra diventa il modo per fermarsi a osservare e non soltanto a esaminare ciò che ci sta di fronte.

Osservare un’opera d’arte significa, in fondo, guardare dentro noi stessi, guardare a quella forza interiore che le donne ci offrono ogni giorno nelle loro straordinarie azioni quotidiane».

La rassegna è visitabile gratuitamente in entrambe le sedi. Di seguito le locandine degli appuntamenti culturali