GRANDI ARTISTE: CONFERENZA AL NUOVO TEATRO DI SORAGNA E MOSTRA DELLE ARTISTE LOCALI

Vouet, Ritratto di A. Gentileschi, fonte immagine Wikipedia

SORAGNA. Il difficile cammino delle donne nel mondo dell’arte è al centro della conferenza, a ingresso libero, che si tiene sabato 9 marzo alle 16 presso il Nuovo Teatro di Soragna (Via Garibaldi 52). L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Culturale “365volte Donna” di Salsomaggiore Terme.

Contemporaneamente, nella Sala espositiva del teatro, sarà visitabile una mostra di pittrici locali dal titolo “Donne che donano” Si tratta di Michela Aimi, Monica Poletti, Caterina Sassi, Marianna Toscani e Enrica Zilocchi.

Durante la conversazione, che avrà un carattere seminariale e, dunque, non richiederà alcuna preparazione specifica sull’argomento, dopo l’introduzione dell’Assessore alle Pari Opportunità, Monica Muscimarro, e del Presidente del sodalizio salsese, Nicoletta Mestieri, il critico e storico d’arte Simone Fappanni, curatore del volume di saggi Tavolozze rosa, che si avvale della copertina della pittrice Enrica Groppi, del libro Le donne nei dipinti dei grandi maestri, con copertina d’arte di Annunciata Cusumano, e della monografia Artemisia Gentileschi. L’artista del telos, realizzata in collaborazione con Coldiretti Cremona, si soffermerà su alcune delle più grandi creative presenti nella storia presentando una scelta delle loro opere più significative, analizzandone il significato e la tecnica.

Centrale, nel discorso di Fappanni, saranno artiste italiane che hanno consegnato alla storia capolavori immortali, con particolare riferimento alle pittrici italiane, fra cui Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Fede Galizia, Plautina Bricci e Rosalba Carriera. 

Non mancheranno curiosi aneddoti ed episodi cruciali di queste ed altre artiste, che contribuiranno a comprenderne la rilevanza. Un riferimento, doveroso, verrà fatto ad alcune importanti autrici straniere, prime fra tutte Frida Kahlo, Georgia O’Keeffe e Tamara de Lempicka.

«Parlare d’arte al femminile – spiega lo studioso – significa interrogarsi su una pagina importante e per certi versi ancora poco studiata, della storia. Si pensi, ad esempio, che solo studi recentissimi hanno permesso di individuare il nome, e per ora solo quello, di artiste d’epoca greco-romana, mentre dell’arte al maschile sappiamo praticamente tutto sin dall’antichità. Le donne hanno portato, da sempre, un contributo importante all’arte che va analizzato con attenzione e apprezzato nel profondo».