LE OPERE DI THE REBEL BEAR SULLA PANDEMIA

The Rebel Bear, Frontline (Courtesy of the Artist)

È bastata una mail e in qualche minuto è arrivata la gradita – quanto insperata – risposta affermativa. “Da chi?” vi starete forse chiedendo. Da “The Rebel Bear” (@the.rebel.bear), il celebre artista britannico famoso per le sue meravigliose opere di Street art.

Tre opere di The Rebel Bear (Courtesy of the Artist)

I suoi lavori, presentati da media del calibro del Guardian, Herald, Times, NBC e The Sun, sono noti in tutto il mondo e possono essere ammirati nelle pagine del suo sito: https://grrrrr-inc.com/.

Mi sono permesso di chiedergli se potevo parlare delle sue opere che si riferiscono alla pandemia e, come dicevo, mi ha subito risposto affermativamente. A conferma che un vero, grande artista lo è sempre e comunque. Anche in queste piccole cose. Anzi, mi ha pure ringraziato: «Of course… Thanks for asking and good luck with your blog».

The Rebel Bear, Fear and Love (Courtesy of the Artis)

Nel primo pezzo, Fear and Love, due giovani abbassano le mascherine e si scambiano un tenero bacio. Così l’artista commenta nel suo profilo Instagram (@the.rebel.bear) il suo lavoro: «A time will come when; the masks can be pulled down, the borders will reopen, and connections can be remade – hopefully stronger than ever». Una speranza che sicuramente condividiamo tutti.

In Frontline, viene raffigurata un’infermiera con mascherina e guanti che con le mani disegna un cuore. Si tratta, dunque di un omaggio allo sforzo dei sanitari nel cercare di contrastare la pandemia con generosità e dedizione assoluti.

The Rebel Bear, Lochdown (Courtesy of the Artist)

Non meno interessante è Lockdown, in cui il virus viene raffigurato come una sorta di “palla al piede”; quella, per capirci, che un tempo veniva legata con una solida catena alla caviglia dei detenuti per impedirne la fuga. In effetti la similitudine è perfetta, in quanto rende a pieno la “costrizione” prodotta dal Covid-19 che, innanzitutto, ci impedisce piena libertà di movimento e spostamento.

Si tratta, dunque, di opere davvero emozionanti, nelle quali ritrovarsi a pieno.