QUANDO IL VETRO DIVENTA ARTE: LA COLLEZIONE CLINATI A PALAZZO MAZZETTI

Otto frutti in vetro su alzata, Venezia XVIII-XIX sec. .Foto tratte da “Aste Bolaffi. Arredi, dipinti e oggetti d’arte, Torino, 11
aprile 2018 – Fotografia M3 Studio, fonte: press kit uf stampa Arthemisia

ASTI. Le sale di Palazzo Mazzetti ospitano la preziosa raccolta di vetri nata dalla passione collezionistica di Pino Clinanti e proseguita con entusiasmo dalla figlia Donatella.

All’interno di un percorso che racconta l’impiego del vetro nell’arte attraverso i secoli, la collezionetestimonia l’intreccio tra vita e sentimento estetico dell’ingegnere Pino Clinanti(1914 – 2007) ed è resastraordinaria grazie alla presenza di un importante e antico nucleo di contenitori in vetro lattimo (un vetro“mimetico” di colore bianco opaco come il latte, risalente al 1450 circa e utilizzato come imitazione dellaporcellana cinese giunta a Venezia), materiale di cui Clinanti fu grande studioso.Vari esemplari in mostra raccontano le particolari e decorate “forme del bere”, narrate da antiche bottiglieda vino e da liquore, delicate caraffe, bicchieri, calici e oggetti decorativi prodotti dalle manifattureveneziane, italiane e straniere che testimoniano l’uso del vetro tra XVII e XX secolo.Oltre al vetro soffiato, inciso o smaltato, i lavori esposti sono realizzati con note tecniche decorative, ainiziare dalla filigrana di vetro lattimo a reticello, che crea l’effetto di un merletto all’interno della paretevitrea. Seguono i calici con decorazione“a pettine” o “graffito” di origine antica, ottenuta applicando sullapasta vitrea soffiata fili di lattimo pettinati e inglobati così nella superficie.Tra i diversi tipi di vetro anche l’avventurina e il calcedonio, inventati a Murano (il primo nel XVII e ilsecondo nel XIV secolo) per imitare rispettivamente il quarzo avventurina e le pietre semipreziose, comel’agata, e l’onice, la malachite, i lapislazzuli e il diaspro.Insieme a questi, sono espostiraffinati vasi in stile liberty sempre appartenenti alla collezione Clinanticome un vaso in vetro verde decorato da peonie, un vaso a campana rosso di manifattura francese e,soprattutto, un vasetto decorato da violette firmato dalla manifattura Daum, la famosa cristalleria di Nancyfondata nel 1878 da Jean Daum, i cui figli divennerorapidamente una delle principali forze del movimentoArt Nouveau.

FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit Ufficio stampa Arthemisia