ROGER BALLEN: THE PLACE OF THE UPSIDE DOWN

Roger Ballen Engagement 2014 Credits Roger Balle fonte: press kit Maria Chiara Salvanelli

SENIGALLIA. Senigallia Città della Fotografia presenta la mostra personale del fotografo Roger Ballen, The Place of the Upside Down a cura di Massimo Minini, nella doppia sede di Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera, promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Senigallia e in collaborazione con la Galleria Massimo Minini e la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.

La mostra è prodotta dal Comune di Senigallia nell’ambito del progetto “Senigallia Città della Fotografia” che si distingue per la realizzazione di mostre originali di alto livello tutte dedicate all’arte fotografica. In particolare, l’esposizione di Ballen sarà l’unica mostra dell’artista quest’anno in Italia in una sede pubblica, oltre alla sua partecipazione alla LIX Biennale di Venezia per cui è stato chiamato a rappresentare il Sud Africa nel padiglione nazionale.

La mostra di Senigallia presenta a Palazzo del Duca un nucleo di opere provenienti dalla collezione di Massimo Minini, uno tra i più famosi galleristi italiani che più rappresenta il nostro paese nel mondo: sono esposti oltre sessanta scatti in bianco e nero che attraversano tutta la carriera di Ballen, appartenenti alle sue serie più famose come Outland (2000), Shadow Chamber (2005), Boarding House (2009) e Asylum of the Birds (2014). A Palazzetto Baviera invece è esposta una selezione di 12 scatti a colori, assolutamente inedita in Italia e proveniente dalla collezione personale dell’artista, che segna una nuova fase di sperimentazione tecnica nella sua poetica.

Roger Ballen è uno dei fotografi più originali e influenti tra XX e XXI secolo, nato a New York e attivo da oltre quarant’anni in Sud Africa, sua patria d’elezione. Le sue opere sono stranianti ed estreme, a tratti assurde e oniriche; ritraggono luoghi e situazioni inverosimili eppure perfettamente reali, proprio come avviene quando si sogna. Sono lavori che indagano la condizione umana e le profondità del subconscio, invitando lo spettatore a porsi delle domande su quello che si sta guardando e di riflesso a porsi delle domande anche su sé stesso. Le immagini create da Ballen si caratterizzano per uno stile visivo perfettamente riconoscibile tanto che è stato coniato un neologismo, Ballenesque, per definire un’atmosfera misteriosa, caotica, a volte oscura, come quella che si ritrova nelle sue opere. Negli anni lo stile dell’artista si è evoluto alla ricerca di nuove possibilità creative e ha sperimentato linguaggi visivi ampi dove la fotografia interagisce con il disegno, la pittura, il collage e la scultura dando vita a una nuova estetica ibrida che lo ha reso famoso in tutto il mondo.

Negli ultimi anni Ballen si è approcciato per la prima volta alla fotografia a colori dopo aver scattato esclusivamente in bianco e nero per più di quarant’anni, e la mostra di Senigallia, con la sezione di Palazzetto Baviera, rappresenta un’occasione unica per il pubblico italiano di vedere per la prima volta questi lavori dal vivo.

FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication