MILANO. Sono improntati alla seduzione i dipinti di Lorella Facchetti esposti, dal 12 gennaio al 4 febbraio, alla Accursio di Milano.
Nata a Bedizzole, la pittrice si è laureata in Architettura all’Università di Venezia. Ha insegnato disegno e storia dell’arte. Si occupa anche della progettazione e realizzazione di vetrate d’arte e pannelli trompe-l’oeil.
Partecipa, su invito, a importanti fiere e rassegne d’arte sia in Italia che all’estero, conseguendo importanti premi e significativi riconoscimenti. Ha tenuto numerose mostre personali in luoghi prestigiosi.
Recentemente ha proposto i suoi pezzi al Centro Arte Perini e a Soiano del Lago, presso Casa Cultura.
Tema centrale e distintivo dell’artista è la figura femminile, declinata secondo una cifra stilistica in cui convergono sensualità e seduzione. Scorrendo i quadri dell’artista bresciana si ha l’impressione che il pigmento scorra sulla pelle morbidissima delle modelle.
Sembra infatti di poter sfiorare quell’epidermide così vellutata.
E invece queste figure, figlie dell’incanto e del sogno, rimangono assorte, chiuse nel loro silenzio infinito, appartate nel loro essere eternamente sospese.
La figura di Ofelia, ad esempio, promana una sofisticata sensualità che si evince sia nello sguardo sia nella treccia carminia che ha nella folta capigliatura e nel drappo rosso che richiama l’amore in modo alquanto evocativo, mentre Lux una profonda vena introspettiva.
Un’artista così eclettica non può che spaziare anche ad altre forme in cui esprimere la sua arte le sue affascinanti figure femminili.
Si tratta di vasi artistici, vetrate e persino magliette, queste ultime particolarmente apprezzate anche dai giovanissimi. E ciò conferma il gradimento del pubblico per questa artista, invitata persino ad esporre in mostre curate da Vittorio Sgarbi e da altri importanti studiosi.
AUTORE: Simone Fappanni