SUCCESSO PER LA MOSTRA “STELLE SENZA UN CIELO” AL PALAZZO DEI CONGRESSI

SALSOMAGGIORE TERME. Ha riscosso un notevole successo di affluenza e di interesse la mostra documentaria “Stelle senza un cielo. Bambini nella Shoah” dello Yad Vashem, il Centro della Memoria di Gerusalemme, organizzata dall’associazione “365 volte donna” in collaborazione con Anpi sezione Anteo Mainardi “Canto”, Pro Loco di Salsomaggiore, Complesso bandistico di Salsomaggiore, con il patrocinio del Comune. La mostra era rivolta sia alla cittadinanza che a tutte le scuole ed è rimasta aperta dal 21 gennaio al 3 febbraio. L’inaugurazione si è tenuta il 21 gennaio con la conferenza del curatore della mostra e critico d’arte Simone Fappanni e ha visto la partecipazione di oltre cento persone; lo studioso ha presentato la mostra ripercorrendo le tappe fondamentali della Shoah con particolare riferimento ai bambini che hanno dovuto affrontare questa terribile esperienza. La loro esistenza, per sempre contrassegnata da momenti traumatici dovuti alla discriminazione, alla ghettizzazione e alla deportazione, senza dimenticare l’uccisione di almeno un milione e mezzo di essi, rappresenta un momento tragico della storia che non dev’essere mai dimenticato perchè, come ha scritto Primo Levi, “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.

Brani conosciuti e suggestivi sono stati eseguiti durante l’incontro di inaugurazione alcuni cantati dalla 5^A della Scuola elementare D’Annunzio di Salso, e suonati da Sara Canei e Filippo Copellotti (flauti traverso) e da Alex Canei (sax contralto), elementi del Complesso Bandistico di Salsomaggiore Terme, preparati dal Maestro Maurizio Colombini.

Più di seicentocinquanta persone hanno visitato la mostra che è rimasta aperta dal lunedì al venerdì per le visite scolastiche e nei fine settimana per tutti; hanno partecipato 24 classi con circa cinquecentocinquanta allievi delle scuole di Salso e Fidenza e le ragazze e i ragazzi del Centro socio occupazionale Why Not. Ad arricchire e completare i pannelli dello Yad Vashem i visitatori hanno potuto emozionarsi davanti ai disegni dei bambini del Ghetto di Terezin, messi a disposizione dall’Anpi di Salso e dai quadri delle pittrici Elena Vernazza, Giuseppina D’angelo e Elena Berzieri sul tema della Shoah.

Un ringraziamento particolare va alle volontarie che hanno accolto i partecipanti, gestito la mostra, spiegando con competenza e delicatezza contenuti così dolorosi, agli insegnanti che hanno aderito all’iniziativa che aveva quale obiettivo coltivare la memoria dell’olocausto nelle nuove generazioni e fornire occasioni di riflessione sulle cause che hanno determinato simili atroci discriminazioni e consolidare le basi affinché nel presente e nel futuro questo non succeda mai più. Significativa la frase di una bambina che al termine della visita ha affermato “Stamattina mi sono accorta di come è importante ritrovare nella mia casa la mia famiglia”.