KIRCHNER E LA GRANDIOSITÀ DELLA MONTAGNA IN UNA MOSTRA-EVENTO

Ernst Ludwig Kirchner Tinzenhorn; Zügenschlucht bei Monstein, 1919 – 1920
(Tinzenhorn; La gola dello Zügen a Monstein) Kirchner Museum Davos,
donazione Lea Steegmann-Morosani, Davos 1991 Ph. Stephan Bösch

LUGANO. Ernst Ludwig Kirchner e la grandiosità della montagna è il titolo della mostra-eventio promossa dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia in collaborazione con il Kirchner Museum di Davos e l’Ernst Ludwig Kirchner Archiv di Wichtrach/Berna. L’esposizione è vistabile fino al 31 luglio negli spazi di Riva Antonio Caccia 6A a Lugano.

Questo il comunicato che illustra la rassegna.

LA MOSTRA

“La proposta di studiare e verificare la possibilità di organizzare a Lugano un’esposizione di opere di Ernst Ludwig Kirchner sul tema della montagna ci ha entusiasmato immediatamente”, così esordisce Gabriele Braglia, presidente dell’omonima Fondazione, nella premessa del volume che accompagna il progetto dedicato agli ultimi 21 anni di vita di un uomo, che attraverso un introspettiva interpretazione artistica del suo vissuto, ha saputo plasmare in maniera profonda la storia dell’arte del secolo scorso.

Questa sesta esposizione, Ernst Ludwig Kirchner e la grandiosità della montagna, si inserisce a pieno titolo nella visione della Fondazione Gabriele e Anna Braglia il cui patrimonio culturale, che conta oltre 160 opere d’arte, ha un nucleo di alto valore storico-artistico dedicato proprio ai movimenti artistici che si sono sviluppati in Germania all’inizio del Novecento. Oggi, la collezione di Espressionismo tedesco riunita dai coniugi Braglia a partire dagli anni Novanta, conta 66 opere realizzate da 14 artisti, fra i quali Paul Klee, Emil Nolde, Marianne von Werefkin e August Macke sono i meglio rappresentati.

Di Kirchner, figura cardine del movimento espressionista, la Fondazione Gabriele e Anna Braglia presenta al pubblico per la prima volta, la recente acquisizione dell’olio su telaHeimkehrende Ziegenherde(Gregge dicapre che torna a casa). Il dipinto è stato realizzato nel 1920 a soli tre anni dal suo arrivo nella località grigionese di Davos dove Kirchner si è rifugiato da Berlino il 20 gennaio 1917 per ritrovare la pace e la serenità emotiva perse con lo scoppio della Prima guerra mondiale.

Questa nuova iniziativa rappresenta un progetto ambizioso per la Fondazione poiché, per la prima volta dalla sua apertura nel 2015, gli spazi luganesi di Riva A. Caccia accolgono un cospicuo numero di opere provenienti da un’istituzione museale, in questo caso il Kirchner Museum Davos cui si sono aggiunti importanti prestiti tramite la Galerie Henze & Ketterer di Wichtrach/Berna i cui membri della famiglia, eredi di Roman Norbert

Ketterer, seguono le orme di quest’ultimo nell’attenta e precisa gestione del Lascito di Ernst Ludwig Kirchner. L’esposizione Ernst Ludwig Kirchner e la grandiosità della montagna si focalizza sulla produzione di Kirchner durante il suo soggiorno nelle Alpi svizzere, fra il 1917 e il 1938. Il percorso espositivo delle 67 opere presenti in mostra è suddiviso in quattro argomenti: i pastori, la vita alpina, i personaggi (che hanno popolato l’universo montano dell’artista) e il paesaggio alpino. Si è inoltre voluto sottolineare l’intrinseco desiderio di sperimentare con le tecniche nel processo creativo di Kirchner. In mostra pertanto, si ritrovano accanto agli olii anche numerose opere su carta (fra cui disegni a matita, acquerelli, xilografie, litografie e acqueforti), così come anche una selezione di fotografie di Kirchner, uno dei cinque album fotografici nel quale l’artista archiviava le immagini di tutti i suoi dipinti e infine due quaderni di schizzi.

Ernst Ludwig Kirchner e la grandiosità della montagna intende offrire al pubblico uno sguardo ineditosull’universo intimo di un artista che nella montagna ha disperatamente cercato rifugio per guarire dalle sue turbe esistenzialiste e che attraverso un linguaggio autentico e deciso riesce a far vibrare l’anima di chi guarda alle sue opere.

LA PASSIONE PER LA MONTAGNA DI ANNA E GABRIELE BRAGLIA

La montagna non è stata un elemento essenziale solo nella vita di Kirchner, ha altresì giocato un ruolo importante anche nella vita dei coniugi Braglia che ne hanno apprezzato in particolare la caratteristica di spaziosità.

L’attrazione per la vetta si riflette anche nel loro gusto di collezionisti, come negli esempi di Gabriele Münter, Emil Nolde e Marianne von Werefkin presenti oggi in Fondazione.

Questo legame profondo dei Braglia con la montagna è svelato al pubblico attraverso l’allestimento, negli spazi più raccolti dell’attigua biblioteca, di una scelta di 20 fotografie a tema, scattate da Gabriele durante gli innumerevoli soggiorni sulle Dolomiti e non solo, cui è accostato un omaggio speciale alla moglie, scomparsa nel 2015, e intitolato Anna e l’ombrello rosso.

CATALOGO

In occasione della mostra Ernst Ludwig Kirchner e la grandiosità della montagna, la Fondazione Gabriele e Anna Braglia in collaborazione con Hirmer Verlag pubblica un volume di 200 pagine nel quale sono riprodotte a colori le immagini delle 67 opere esposte.

Edita in italiano, tedesco ed inglese, la pubblicazione si compone di molteplici contributi inediti curati da studiosi svizzeri ed internazionali: Katharina Beisiegel (autrice e curatrice freelance), Frances Blythe (storica dell’arte), Carla Burani (direttrice Kirchner Museum Davos), Ingeborg Henze Ketterer & Wolfgang Henze (fondatori dell’Ernst Ludwig Kirchner Archiv di Wichtrach/Berna), Manuela Kahn-Rossi (già direttrice del Museo Cantonale d’Arte di Lugano) e Mario-Andreas von Lüttichau (già curatore presso il Folkwang Museum di Essen).

Sinopsi

Ernst Ludwig Kirchner trascorre l’ultima fase della sua vita, dal 1917 al 1938, a Davos, nel tentativo di riprendersi da un esaurimento nervoso. Le Alpi hanno un effetto travolgente su di lui, che lo porta a creare paesaggi visionari e variopinti, e a ritrarre la quotidianità contadina. Nell’arco dei venti anni Kirchner reinventa in maniera radicale la sua arte. Il volume rivela il significato del mondo montano quale fonte d’ispirazione per l’opera tarda dell’artista.

LA FONDAZIONE GABRIELE E ANNA BRAGLIA

La Fondazione Gabriele e Anna Braglia, sede dell’omonima collezione, è stata inaugurata a Lugano il 1. Ottobre 2015. Situata nelle vicinanze del LAC Lugano Arte e Cultura (il Centro culturale della Città di Lugano) la Fondazione si configura quale luogo di grande interesse che si aggiunge alle numerose iniziative culturali della Svizzera italiana.

Essa non persegue scopi commerciali e non ha scopo di lucro; ha finalità di carattere culturale ed educativo per l’arte ed è stata costituita allo scopo di organizzare, sostenere e promuovere esposizioni d’arte, mostre, conferenze ed altre attività culturali ed educative in relazione all’arte moderna e contemporanea in Svizzera e all’estero.

La Fondazione Gabriele e Anna Braglia dispone di una superficie espositiva di 450m², suddivisa su due piani, progettata e realizzata dall’architetto asconese Carlo Rampazzi e, dove sono allestite due volte all’anno esposizioni, sia con opere di proprietà della stessa Fondazione, sia su temi specifici nell’ambito dell’arte internazionale del ventesimo secolo.

CREDITS. Testo e foto: courtesy of Uf. stampa dell’evento. Foto iniziale: Ernst Ludwig Kirchner Tinzenhorn; Zügenschlucht bei Monstein, 1919 – 1920 (Tinzenhorn; La gola dello Zügen a Monstein) Kirchner Museum Davos, donazione Lea Steegmann-Morosani, Davos 1991 Ph. Stephan Bösch