LA MIA STORIA NELL’ARTE. RITRATTI DI CANI MEMORABILI IN UN AVVINCENTE VOLUME

La copertina del libro

RIMINI. Davvero originale è il volume La mia storia nell’arte. Ritratti di cani memorabili (NFC Edizioni, www.nfcedizioni.com) in cui vengono proposti degli originali racconti in cui i protagonisti, e narratori, sono i cani di celebri artisti presenti in opere magistrali che spaziano dal Rinascimento alla contemporaneità.

Il “migliore amico dell’uomo”, “l’unico essere che ti ama più di quanto tu ami te stesso”, secondo la bella frase di Fritz von Unruh richiamata da Gianluca Puliatti nell’introduzione, costituisce una voce iconografica davvero importante, percorrendo la storia delle Beaux-Arts a diverse altezze cronologiche e culturali.

La scelta di immaginare che questi splendidi animali raccontino il loro speciale rapporto con il padrone prendendo le mosse dal quadro dove sono raffigurati risulta davvero interessante perché introduce direttamente nel racconto secondo una modalità immediata a e coinvolgente che lega immagine pittorica e narrazione.

Risultano dunque estremamente piacevoli i testi di Lia Celi, Sabrina Foschini (curatrice dell’edizione), Alessandro Giovanardi, Massimo Pulini che nei loro racconti brevi, preceduti dalla riproduzione a colori di un celebre quadro dove compare il cane, riescono a unire temi, motivi e pensieri che rimandano a emozioni profonde, a legami che si saldano nel tempo e che la pittura rende eterni, così come la parola scritta.

Sono sedici i dipinti che costituiscono i punto di partenza per un libro che scorre veloce e avvincente eseguiti da maestri del calibro di Bronzino, Reynolds, Hogarth, Lilio, Piero Della Francesca, Tiziano, Guercino, Courbet, Manet, Warhol e altri maestri.

Inoltre, la differenza fra stili, tecniche e poetiche dei vari pittori e delle loro opere, testimoniano un sentire che va al di là della forma e che in essa si esprime compiutamente mediante una creatività che lega il soggetto a loro stessi e sublima l’incontro col cane che, come attestano numerose fonti, risale addirittura alla preistoria.

Dunque, come fa osservare Puliatti, “la chiave di questo progetto è dare ai cani, per la prima volta, un ruolo da protagonisti e restituirgli quell’importanza che non hanno mai chiesto, ma che si sono guadagnati con costanza e amore, vivendo al nostro fianco, sin dalle origini della nostra storia”.

AUTORE: SIMONE FAPPANNI