MADONNA NELL’ARTE: FOLLA ALLA CONFERENZA DI CAPODANNO AL DUEMIGLIA

Simone Fappanni accanto alla copia d’autore della “Madonna della Seggiola” di Raffaello eseguita da Guido Nolli

CREMONA. Ha stupito persino gli organizzatori del Centro Pinoni la straordinaria partecipazione alla conferenza, il giorno di capodanno, nel salone di Palazzo Duemiglia, dedicata ai capolavori che rappresentano la Madonna. 

Dopo il saluto introduttivo del presidente del sodalizio di Largo Carelli, Giorgio Denti, il critico e storico d’arte Simone Fappanni è soffermato su questo affascinante tema presentando una serie di capolavori che ritraggono la Vergine Maria.

La maternità sacra è stata, infatti, una fonte di ispirazione per gli artisti di ogni epoca, e la pittura non fa eccezione.

Dalle immagini sacre dell’antichità alle rappresentazioni moderne della maternità, l’arte ha catturato la bellezza e la complessità di questo momento unico nella vita di una donna.

Nella pittura rinascimentale, la figura della Vergine Maria che tiene in braccio il bambino Gesù è una delle immagini più iconiche della maternità.

Queste opere d’arte celebrano la maternità come un atto di devozione e di amore. Il dipinto “Vergine delle Rocce” di Leonardo da Vinci è un esempio di come la maternità abbia ispirato la pittura rinascimentale.

Il pubblico in sala

Altri artisti hanno scelto di rappresentare la maternità in modo più realistico e intimo, come Leonardo, Gentile da Fabriano, Filippo Lippi e Caravaggio, quest’ultimo autore di un’Annunciazione sui generis, dove è la Madonna che s’inginocchia al cospetto del messaggero divino e non viceversa.

Molto interessante, durante il pomeriggio, è stata l’analisi della “Madonna della Seggiola”, il celebre tondo di Raffaello conservato a Firenze nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti, grazie alla pregevole copia d’autore eseguita dal pittore Guido Nolli, esposta per l’occasione, assieme alla tela “Mater” di Annunciata Cusumano, che è, a tutti gli effetti, una Madonna contemporanea. Queste opere d’arte rivelano la bellezza e la difficoltà della maternità nella vita di tutti i giorni.

La maternità ha continuato ad ispirare i pittori moderni. Il successo della serata ha indotto i promotori a programmare altri appuntamenti culturali di questo genere. Nel pomeriggio è stato presentato il volume “Mater mater”, curato da Fappanni, per approfondire la tematica della conferenza, disponibile cliccando qui.

Al termine dell’incontro, i presenti hanno potuto visitare la mostra collettiva “Fluxus”, con opere di di Emanuela Artemi, Edy Storti, Franca De Ponti, Antonella Agnello, Emanuela Fera, Guerino Apostoli, Marisa Pedretti, Cristina Groppelli, Enrica Groppi, Nicola Milioli, Michela Grossi, Cristina Stringhini, Loredana Fantato, Mirella Valenti, Sandro Barbati, AoArt, Oscar Marzaroli, Ivo Compagnoni, Elisa Galetti, Ennio Sartori, Piera Cuzzoli, Daniela Fontanella, Guido Nolli, Elena Vernazza, Giorgio Carletti, Licia D’Alessandro, Adelia Polenghi, Anna Paola Cozza, Maria Cavaggioni, Giorgio Denti.