ROBERT CAPA: 366 SCATTI DEGLI ANNI 1932-1934 A PALAZZO ROVERELLA

Il fotografo Robert Capa in Spagna nel 1936, fonte: press kit uf stampa della mostra. Immagine inserita al solo scopo di presentare la mostra

ROVIGO. Robert Capa, il fotografo e la sua leggenda, nella mostra dedicata alla sua opera negli anni 1932-1954, fino al 29 gennaio a Palazzo Roverella a cura di Gabriel Bauret- L’esposizione è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, affiancata dal Comune di Rovigo e dall’Accademia dei Concordi.

Un percorso in 366 fotografie selezionate dagli archivi dell’agenzia Magnum, lungo le tappe principali della sua carriera, dando il giusto spazio ad alcune delle opere più iconiche che hanno segnato la storia della fotografia , ma mirando anche a rivelare le sfaccettature, le minime pieghe di un autore appassionato e appassionante, riportarci l’uomo dre Ernő Friedmann, immagini che lasciano trapelare la complicità e l’empatia dell’artista rispetto ai soggetti ritratti, soldati, ma anche civili, sui terreni di scontro, in cui ha maggiormente operato e si è distinto.

«Per me Capa indossava l’abito di luce di un grande torero», disse Henry Cartier-Bresson. «Da bravo giocatore combatteva generosamente per se stesso e per gli altri in un turbine. La sorte ha voluto fosse colpito all’apice della sua gloria».

La mostra si articola in nove sezioni tematiche, dagli esordi alla tragica morte al fronte in Indocina, ed è arricchita dalle pubblicazioni dei reportage di Capa sulla stampa francese e americana, da estratti di suoi testi e da un film di Patrick Jeudy a lui dedicato al fotografo e dalla registrazione sonora di un’intervista a Radio Canada.

AUTORE: MARCELLO TOSI