NOLA. Amira Art Gallery (via San Felice, 16), ospita, fino al 17 marzo 2021, la mostra “Sospensioni gravitazionali” di Max Coppeta
Questo il comunicato che illustra la rassegna
L’artista presenterà negli spazi della Galleria, oltre a una raccolta di opere che fanno parte della ricerca Piogge Sintetiche, il video della performance Zero Gravity presentato ufficialmente al Teatro Circulo, in occasione della V ed. del ConFusión Festival di València e inserito nell’agenda europea per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.
La performance Zero Gravity, nasce dall’osservazione di due sculture: ZeroGravity (2013) e Rainmaker (2016) finalista al Premio Cramum del Museo del ‘900 Milano, presenti in mostra insieme all’istallazione Strip of Wind presentata al Tokyo Metropolitan Art Museum (2016) in occasione dei 150 anni di rapporti diplomatici tra l’Italia e il Giappone, alla macchina scenica Flow, presentata insieme all’opera Free Drop alla Reggia di Caserta (2018) e a Curve di tensione presentata alla LA Artcore di Los Angeles (2019).
La gravità è la forza che anima queste opere che, per la prima volta, saranno esposte assieme dopo aver girato il mondo in questi anni. L’idea di riunirle nasce anche dalla necessità, in questo delicato momento storico, di meditare sullo stato di “sospensione” in cui è precipitato il mondo. La ricerca di Coppeta nasce da una visione ottica attenta alla deformazione della materia in cui si esplorano le capacità di manipolazione della realtà, tramite la riflessione e la rifrazione della luce sui materiali. A questi elementi di costruttivismo, arte concreta e cinetismo, l’artista fonde atmosfere teatrali e visionarie, contestualmente rigorose nella forma, che evidenziano quel senso della percezione ora distorta, mutante, irreale e ambigua, destinata a sancire un’attrazione atemporale con la sfera emozionale.
Attraverso il video-documento della performance Zero Gravity, per la prima volta visibile online in versione integrale, questi elementi emergono all’unisono coinvolgendo, chi guarda, in un vortice di equilibri e suoni sincopati in azioni sospese.
Biografia. Max Coppeta nasce a Sarno nel 1980, vive e lavora a Bellona (Ce). Nel 2002 si laurea in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli, con una tesi sul teatro multimediale. Lo stesso anno gli viene assegnata una borsa di studio dall’Istituto Superiore di Design di Torino. Nel 2006 si specializza in Arti Visive e Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Napoli. La sua attività di ricerca, in cui esplora le varie possibilità della percezione visiva, è monitorata dalla Fondazione Filiberto Menna di Salerno e dalla Fondazione D’Ars di Milano. E’ insignito di numerosissimi premi nazionali ed internazionali. Ha esposto a Houston, Los Angeles, Lancaster, Singapore, Tokyo, Caracas, València, Napoli, Milano, Torino, Venezia. Ha collaborato con l’Università di Salerno, il Politecnico di Milano e il Dams di Torino.
NOTA. Testo e foto: courtesy of Artist